Il periodo corrispondente alla XVIII dinastia si può definire senz'altro l'apogeo della civiltà egizia. Dopo una breve parentesi, in cui un popolo di origine medio-orientale, gli Hyksos, forma un regno autonomo nel nord dell'Egitto, la dinastia di Tebe riunifica il paese. I faraoni della XVIII dinastia dettero vita ad una fase di espansione militare rivolta dapprima verso la Nubia, la Siria e la Palestina, poi verso l'Egeo e la Mesopotamia. Dopo il regno pacifico della regina Hatshepsout, il nipote Thoutmosis III trasformò il regno d'Egitto in un vero e proprio impero. Dal punto di vista artistico e culturale, il momento più alto è rappresentato dal regno di Amenofi III. Nella scultura, alla formalità dei periodi precedenti si sostituisce una ricerca estetica volta alla piacevolezza e caratterizzata dal culto della bellezza fisica. I profili si fanno sinuosi, i dettagli dei volti e degli abiti vengono resi con cura. Il rilievo si arricchisce della tavolozza di colori e di altri temi: accanto alle scene di lavoro ne compaiono sempre più frequentemente altre di contenuto storico, come quelle che rappresentano cortei di tributari stranieri.